La mia bellissima prima volta
Era una calda notte d'estate, e l'aria era carica di promesse. Avevo 15 anni e, dopo mesi di attesa e sogni, finalmente ti sentivi pronto per il tuo primo incontro intimo. L'idea di perdere la verginità ti riempiva di emozione e un po' di nervosismo, ma sapevi che era il momento giusto.
Avevi organizzato una serata con una persona speciale, qualcuno che ti aveva sempre attratto. Era un amico con cui avevi condiviso risate, segreti e un'intesa che andava oltre l'amicizia. La tensione tra di voi era palpabile, e entrambi sapevate che quella notte sarebbe stata decisiva.
Dopo una cena a lume di candela, decideste di continuare la serata a casa tua. La musica in sottofondo creava un'atmosfera intima, e mentre conversavate, il vostro sguardo si incrociava sempre più spesso, carico di desiderio. Le parole iniziavano a diventare superflue, i vostri cuori battevano all'unisono.
Quando finalmente vi avvicinaste, il mondo esterno scomparve. Le vostre labbra si incontrarono in un bacio dolce e appassionato, e il mondo intorno a voi si dissolse. Le mani iniziarono a esplorare, accarezzandosi con delicatezza e brama. Ogni tocco era un invito a lasciarsi andare, a scoprire qualcosa di nuovo insieme.
Ti sentivi vivo, il tuo corpo rispondeva a ogni stimolo. L'intimità cresceva, e la tensione aumentava. Sapevi di voler andare oltre, di voler condividere quel momento speciale. Con un sorriso complice, ti lasciasti guidare verso la camera, il cuore che batteva forte per l'eccitazione e l'ansia.
Una volta dentro, il tuo amico ti guardò con dolcezza e desiderio. Si avvicinò, e le sue mani iniziarono a spogliarti lentamente, come se ogni strato di vestiti fosse un passo verso il paradiso.
A quel punto, completamente nudi, inzia a mettermelo dentro con molta delicatezza. Sentivo un leggero dolore, ma l’eccitazione andava oltre. Una volta tutto dentro la vagina, ha iniziato a spingere sempre più forte e lì ho iniziato ad urlare di piacere.
Mi guardava, mi baciava e continuava a spingermelo più forte possibile fino ad uscirlo e a venire su di me, sulla mia faccia.