Le mamme non sono angeli

Anna aveva avuto.un bambino da poco. Si sentiva schiacciata dalla maternità, da quel corpo cambiato e non più suo, da un marito che non la guardava più, neanche in gravidanza. Aveva ripreso da poco ad andare in palestra e aveva conosciuto Riccardo, un personal trainer che andava lì per l'allenamento personale. Non era stata lei a tentare l'approccio ('figurati se uno così guarda una come me'), aveva pensato. E invece fu lui a dirigersi da lei, con la scusa di correggerle alcuni esercizi. Passarono l'ora di palestra assieme. Uscita dallo spoiatoio lui l'aspettava all'uscita e le disse:" se vuoi possiamo continuare l'allenamento a casa mia". Lei disse:" ho un figlio piccolo, devo rientrare a casa".

Lui :" non puoi svincolarti anche solo per 1h". "Ora ci provo" disse lei. Chiamò la baby Sitter e le disse che avrebbe tardato 1h per imprevisti e le avrebbe pagato lo straordinario. Lei ne fu ben contenta. Anna seguì Riccardo a casa sua, poco lontano dalla palestra. Aveva una voglia matta che lui la spogliasse, toccasse, scopasse in tutte le posizioni possibili. E così fu.

Riccardo ebbe il tempo di chiudere la porta dell' appartamento dietro di loro che Anna gli saltò praticamente addosso. Fu un bacio lungo e appassionato, dove le lingue si intrecciavano e le mani andavano ovunque. Riccardo la stava spogliando teneramente e la prese in braccio per portarla in camera da letto. Lei si sentì leggera tra le sue braccia, come mai prima. Dal parto si sentiva goffa, grassa e inutile. In quel momento si sentì così tanto desiderata da essere questi bella. Lui la adagiò delicatamente sul letto sfatto e freddo, si spogliò velocemente, le apri le gambe con gentilezza e si fece strada nella sua fighetta con la lingua. Le succhiò il clitoride, le bacio le labbra, le leccò la figa e bevve il suo nettare. Anna ansimava e urlava come non mai. Poi Riccardo tolse la lingua e infiló il suo cazzo con prepotenza. La penetrò con vigore e passione, facendo una pausa qua e là, cambiando posizione più volte. Poi la giró e la mise a 90° nel letto, "posso giocare con l'ano?" Chiese.

"Si" disse lei con un filo di voce, ansimante e felice.

Lui le leccò bene l'ano per lubrificarlo e poi entrò con dolcezza. Lei non aveva mai avuto un rapporto anale, quella novità le fece toccare altre sensazioni che la eccitarono tantissimo. Riccardo alternava i colpi tra ano e figa, sempre con Anna a 90°. Lei ansimava e urlava, aveva perso il conto degli orgasmi sentiti. Si sentiva bene, benissimo, come mai nella sua vita. Leggera e libera come l'aria.

Passo l'ora e lei non se ne accorse. Prima di lasciarla andare Riccardo la portò sotto la doccia e la scopó anche lì. Le accarezzò il seno, le strizzò e succhió i capezzoli, bevve il suo latte. La amo con passione. Quando Anna, svuotata e leggera, si avviò alla porta per uscire, lui la abbracciò da dietro e le sussurró con dolcezza:" vieni anche domani, e il giorno dopo, e il giorno dopo ancora... Io sarò qui ad aspettarti..."

E così fu per i giorni seguenti...

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